La storia delle terme a Ischia
Ischia fu la prima colonia della Magna Grecia e la storia delle terme a Ischia, allora chiamata Pithecusa, è strettamente legata all'arrivo dei greci che, per primi, scoprirono la presenza delle sorgenti termali e il modo in cui poterne cogliere i benefici. I metodi di applicazione dei fanghi termali utilizzati dai greci, infatti, sono stati tramandati e, perfezionati nel corso del tempo, vengono utilizzati ancora oggi. Le terme a Ischia hanno rappresentato una vera e propria ricchezza, rendendola nota fin dall'antichità: sia Strabone sia Plinio hanno, infatti, menzionato all'interno delle loro opere, il potere curativo e terapeutico delle acque termali di Ischia. La rinomanza delle terme a Ischia incrementò durante l'epoca imperiale con i romani, che attribuirono alle terme scopi ricreativi e sociali, scoprendo benefici estetici e rigenerativi per mente e corpo. Tuttavia il massimo esponente del termalismo ad Ischia fu un professore dell'Università di Napoli che, nel 1500, con uno scritto, rese note le peculiari caratteristiche delle terme, rendendo l'isola una meta termale nota in tutta Europa.
Le acque termali a Ischia
Le acque termali a Ischia furono classificate dal dottor Venanzio Marone che, assisitito da una commissione di esperti, eseguì un accurato studio sulle sorgenti e sulle acque tra il 1828 e il 1829. Dall'opera di Marone si evince la presenza di 26 sorgenti e per ciascuna di esse vengono indicati il luogo di ubicazione, le proprietà chimiche, fisiche e mediche, consigliandone l'uso terapeutico che garantisce il maggior beneficio.
Le terme a Ischia Porto
Ad Ischia Porto sono presenti quattro sorgenti termali: il Fornello, la Fontana, la Mirtina e Cartaromana. Le sorgenti del Fornello e della Fontana sono collocate ai piedi del Montagnone ed hanno una temperatura di 57° circa, sono inodore ed incolore. Se ne consiglia un uso esterno ed hanno grandi proprietà terapeutiche. La sorgente della Mirtina è collocata nella zona Pontano e fa parte di una proprietà privata. L'acqua di questa sorgente è potabile, digestiva, antiurica e leggera, risulta incolore ed inodore, leggermente salsa ed è consigliata per la cura della calcolisi urica. Cartaromana, una località balneare di Ischia Porto, presenta una serie di sorgenti termali che sono in parte coperte dal mare.
Le terme a Casamicciola
A Casamicciola Terme sono presenti ben quindici sorgenti: Gurgitello, Cotto, Occhio o Bagno fresco, Colata, Castiglione, Tamburo, Cappone, Rita, Oro e Argento, Ferrata, Spennapollastri, Cociva, Arenella, Sinigalla, Stufe di Cacciutto. La sorgente del Gurgitello è una delle più famose ed importanti terme a Casamicciola, conosciuta anche come Bagno Regio, ha una temperatura tra i 64°C e gli 85°C e viene utilizzata per la cura delle sciatalgie, nevralgie, carie, piaghe, ulcere, malattie dell'udito e per i catarri cronici, un tempo veniva persino venduta nelle migliori farmacie napoletane. L'acqua della sorgente del Cotto, incolore e limpida veniva invece utilizzata per i gonfiori articolari mentre per la detersione degli occhi e la guarigione delle piaghe viene utilizzata l'acqua termale della sorgente dell'Occhio, conosciuta anche come Bagno Fresco, che è untuosa, salina e inodore. La sorgente della Colata è parte della sorgente del Gurgitello ed in passato veniva utilizzata dalle donne per lavare il bucato e, grazie alle sue caratteristiche emollienti, anche per la cottura di legumi e carni particolarmente dure. La sorgente del Castiglione si caratterizza per la temperatura di 78°C ed oggi l'acqua termale viene utilizzata dal Parco Termale Castiglione per alimentare le piscine e per i trattamenti; in passato veniva anche bevuta prima di cominciare il ciclo di cure. La sorgente del Tamburo deve questo nome al rumore che l'acqua produce quando sgorga, simile a quello di un tamburo per l'appunto. Si trova nella zona dell'Ombrasco e la temperatura varia tra i 98°C ed i 100°C. L'acqua termale della sorgente del Cappone ha una temperatura di 35°C e veniva utilizzata contro i languori di stomaco e per la diuresi, mentre l'acqua termale della sorgente La Rita veniva utilizzata per il prolasso dell'utero e del retto. Le sorgenti dell'Oro (40°C) e dell'Argento (30°C) sono collocate anch'esse nella zona dell'Ombrasco, così come la sorgente Ferrata, ed hanno proprietà lenitive e curative per la pelle. La sorgente Spennapollastri deve il suo particolarissimo nome al fatto che, quando vi si immergeva un pollo, il calore dell'acqua rendeva semplice la pulizia dell'animale.
Le terme a Lacco Ameno
A Lacco Ameno sono presenti otto sorgenti termali: Santa Restituta, Regina Isabella, Capitello, San Montano, le acque delle legne, l'acqua potabile della Conserva e le stufe di San Lorenzo. Quelle di Santa Restituta sono le acque termali più importanti di Lacco Ameno, la temperatura è di 50°C, prendono il nome dalla santa patrona dell'isola d'Ischia e vengono utilizzate per le cure della pelle e dell'utero. La sorgente di San Montano sgorga a 52°C ed è limpida e inodore, utilizzata per la cura delle ossa e della pelle, così come la sorgente del Capitello.
Le terme a Forio d'Ischia
A Forio d'Ischia sono presenti due sorgenti: Acqua di Franceso I e di Citara, quest'ultima in particolare sgorga a 45°C/54°C ed è collocata a Punta Imperatore, poco distante dai Giardini Poseidon. Si caratterizza per la sua limpidità e le proprietà curative ginecologiche.
Le terme a Barano d'Ischia
A Barano d'Ischia sono presenti tre sorgenti: Nitrodi, Buceto e l'Olmitello. Le terme di Nitrodi sono oggi visitabili all'interno del parco termale "Fonte delle Ninfe di Nitrodi", la temperatura è di circa 30°C, l'acqua termale è incolore, inodore, alcalina e insapore; può essere bevuta, per le sue proprietà diuretiche, o utilizzata per la cura dei reumatismi e delle ulcere della pelle. L'acqua di Buceto è anch'essa potabile e molto diuretica, in passato alimentava l'acquedotto che permetteva che l'acqua arrivasse fino ad Ischia Ponte.